Lettera aperta di Sofia Scozzafava (3 H) scritta dopo un’esperienza in Francia per il progetto TransAlp:
Il 31 Agosto ho pianto fiumi, mari e oceani perché non volevo partire per la Francia.
Avevo paura.
Paura di lasciare la mia famiglia, i miei amici, la quotidianità, il luogo in cui sono cresciuta.
Ora scrivo piangendo perché non voglio tornare in Italia.
Ho paura.
Paura di dover riprendere la solita routine, della scuola italiana che è giá iniziata da 3 settimane, e soprattutto di sentire la mancanza di ciò che di bello mi è capitato in un mese a Montélimar.
Il secondo giorno ho pianto fiumi, mari e oceani, perché ho scoperto che avrei dovuto consegnare ogni sera alle 21 il mio cellulare. Ora so che posso stare tranquillamente senza, addormentarmi alle 22 avvolta nei miei pensieri, sperando di riuscire a fare lo stesso in Italia.
Il terzo giorno ho pianto fiumi, mari e oceani perché ho scoperto di non essere nella stessa classe del mio corrispondente. Tra la folla nei corridoi, goccioloni salati scendevano sul mio viso, perché nel liceo che sembrava più un campus universitario, non trovavo la mia classe.
Ero sola.
Sono cambiata, il progetto TransAlp mi ha cambiata.
“Chi sono?” spesso si ha troppa fretta di trovare la risposta. Ho lasciato l’Italia in cerca di libertà e sono tornata consapevole dei miei limiti, delle mie forze, delle mie paure e debolezze. Sono tornata consapevole di voler insegnare nella vita, consapevole di voler davvero vivere in Francia. Ho imparato che posso contare su me stessa e sulle mie capacità. Ho imparato che ti puoi sentire a casa anche a 400km di distanza da dove vivi. Ho imparato a cavarmela da sola e a staccarmi da tutto e tutti. Ho imparato che non si muore senza pizza, pasta e caffè. Ho imparato che certi vuoti li riempi solo ed esclusivamente tu, che anche se piove non è la fine del mondo e puoi uscire senza ombrello. Ho imparato ad avere un buon senso dell’orientamento e ad adattarmi. Ho imparato a migliorare l’ascolto e a parlare francese più fluentemente. Ho capito che il cambiamento è l’inizio delle cose e non ne è la fine.
Il progetto TransAlp allena alla pazienza, a non disperare e a non dare mai nulla per scontato.
Ho fatto nuove conoscenze, accettando le critiche e cercando di correggere i miei errori. Ho combattuto la paura, l’ansia e la timidezza. Ho sperimentato cose che prima nemmeno immaginavo di fare. Ora so che le vere mancanze sono quelle delle persone che ami e che ti amano, e che a settembre si può ancora fare il bagno in piscina se ti va. Ora so che posso farmi la doccia anche senza l’acqua calda e che posso bere quella del rubinetto, se è l’unica che c’è. Ora so che mi piacerebbe vivere a Valance, anche se della Francia ho ancora tanto da scoprire, e che “inconstitutionnellement” sarà sempre la parola che i francesi ti chiederanno di ripetere.
TransAlp per me non è stato solo un progetto scolastico, ha rappresentato una grande sfida e resterà un ricordo indelebile nel mio cuore.
Sofia
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